articolo Famiglia Famiglia
Il bullismo, un problema non solo sociale: ci si ammala il 50% in più freccemercoledì 18 settembre 2013

I ragazzi che sono vittima del bullismo hanno il 50% in più delle possibilità di ammalarsi. È quanto emerge da uno studio di ricerca del Dipartimento di Psicologia e dello Sviluppo e della Socializzazione dell'università di Padova pubblicato sulla rivista americana "Pediatrics". I dati si moltiplicano sugli adolescenti che arrivano, perché vittime del bullismo e del cyber bullismo, ha togliersi la vita pur di sfuggire alle persecuzioni e alla vergogna. L'esame statistico si è svolto interessando e confrontando i dati raccolti da 30 ricerche sul bullismo che hanno coinvolto 220.000 studenti dai 7 ai 18 anni in 15 paesi differenti.

Lo scopo è stato quello di dimostrare e quantificare l'associazione tra il coinvolgimento di questi atti e il problema di salute della popolazione in età scolare. Dallo studio si evince che i ragazzi bersaglio di aggressione fisiche, verbali o relazionali da parte dei compagni di scuola hanno il 50% in più di possibilità di ammalarsi, quindi di soffrire di emicrania, dolori addominali, stanchezza, problemi del sonno, inappetenza, inuresi, rispetto i coetanei. Sintomi che possono manifestarsi anche dopo anni dall'episodio di bullismo. Come possono i genitori associare i sintomi al bullismo?

Senza dubbio controllando i propri ragazzi e sfondando il muro della vergogna chiedendo aiuto; in primo luogo alla scuola che insieme alle famiglie può intervenire a lungo termine e in concomitanza rivolgersi agli osservatori provinciali e regionali ed agli psicologi. La Società Italiana di Pediatria IPSOS per Save the Children ha fornito una serie di dati che ha permesso di stabilire le percentuali del disagio in Italia, stabilendo che nel 2008 il 75% degli adolescenti ha assistito ad episodi di bullismo, nel 2011 sono stati il 61,5%, nel 2013 il 54%; sul totale degli studenti il 34,2% lo ha subito personalmente o ha un amico che ne è vittima ed il 43% denuncia il cyber bullismo. Quali sono gli atti più diffusi e quali i motivi di scelta della vittima? Atti più diffusi:
  • Persecuzione attraverso il profilo di un Social Network (61%);
  • Diffusione di foto senza il consenso della vittima (59%);
  • Gruppi contro la vittima su un Social Network (57%);
  • Sms/mms/e-mail aggressivi e minacciosi (52%);
  • Furto di e-mail, profili, o messaggi privati per poi renderli pubblici (48%). Motivi di scelta della vittima:
  • Aspetto estetico (67%);
  • Timidezza (67%);
  • Orientamento sessuale (56%);
  • Abbigliamento non convenzionale (48%);
  • Provenienza (stranieri) (43%);
  • Bellezza femminile (42%);
  • Disabilità (31%).
Il bullismo non fa male solo alla vittima ma anche al bullo stesso che con violenza si fa spazio attorno a se e conquista il rispetto di tutti. Questo atteggiamento, se non riconosciuto e seguito, provoca probabili danni futuri come aumento progressivo della violenza negli anni, riformatorio, droga o alcool. Le caratteristiche più evidenti del bullo sono aggressività verso i compagni, insegnanti e genitori. Il bullo ha sempre bisogno di dominare e spesso trae vantaggio con l'inganno mostrandosi quello non è; ha un atteggiamento positivo verso i mezzi violenti.

I bulli possono essere di entrambi i sessi, infatti esiste anche il bullismo femminile. Senza dubbio i bulli derivano da realtà familiari disagiate che portano il ragazzo a desiderare la sofferenza degli altri proprio perché loro la subiscono nella vita privata. Certamente il bullismo è un problema sociale in continua evoluzione direttamente proporzionale all'evolversi delle generazioni. Dobbiamo aiutare i nostri ragazzi a guarire.

©  RIPRODUZIONE RISERVATA

Patrizia  Lupi - vedi tutti gli articoli di Patrizia  Lupi



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Actinidia – Kiwi

Actinidia o Kiwi, genere di 40 specie di arbusti rampicanti rustici a foglie caduche, appartenenti alla famiglia delle Actinidiacee, originari dell’Asia Orientale, adatti per coprire muri, pergole e tronchi di vecchi alberi. ........

Skimmia

Skimmia, genere di 7-8 specie di arbusti sempreverdi, rustici, a crescita lenta, i cui fiori, maschili e femminili, sbocciano in marzo-aprile su piante separate. Sono fiori piccoli, stellati, riuniti in pannocchie terminali, ........

Bergenia
La Bergenia , originaria della Siberia, Himalaya, comprende 6 specie ed è una pianta erbacea perenne rustica, sempreverde.
Le foglie sono coriacee,  ovate, lunghe anche 20 cm e più, color verde ........

Eschscholzia (Escolzia)

Eschscholzia (Escolzia), genere di 10 specie di piante annuali e perenni, con fiori molto appariscenti, simili a quelli del Papavero, che tendono a chiudersi quando la temperatura si abbassa e quando il cielo è coperto. ........

Iris (Iris)

L'Iris, originaria dell'Europa, Asia, Africa e America comprende circa 200 specie ed infinite varietà; sono piante erbacee, rizomatose o bulbose, ha foglie che possono essere lunghe e sottili oppure corte e a forma ........

 

 

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Lenticchie speziate all'indiana
Lavate le lenticchie e lasciatele scolare. Intanto in una padella mettete a rosolare la cipolla rossa, ben triturata, nell'olio e quando questa ....
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Catalpa

Catalpa, genere di 11 specie di alberi a foglie decidue, rustici, originari dell'Asia e del continente americano. La specie descritta è una pianta molto vigorosa, con chioma tondeggiante e foglie e fiori molto ornamentali. ........

Zauschneria

Zauschneria, genere di 4 specie di piante suffruticose, perenni, semirustiche che producono fiori tubulosi riuniti in racemi. La specie descritta è molto longeva ed è adatta per le bordure erbacee.
Si pianta in settembre ........

Lewisia

Lewisia, genere di 20 specie di piante erbacee, perenni, con foglie semisucculente, alcune delle quali hanno fiori molto ornamentali, adatte per il giardino roccioso.
Si piantano in marzo-aprile. Si coltivano nel giardino ........

Amaranthus

Amaranthus, genere di 60 specie di piante annuali semirustiche, appartenenti alla famiglia delle Amaranthaceae, alcune delle quali sono coltivate per i bei colori del fogliame, mentre altre per i caratteristici fiori piumosi ........

Alstroemèria (Alstroemeria)
L' Alstroemèria (Alstroemeria) , originaria del Cile, Perù, Guyana e Brasile comprende circa 60 specie ed è una pianta erbacea perenne, con radici tuberose, dall'aspetto assai dissimile; la loro altezza varia, ........

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Il bullismo, un problema non solo sociale: ci si ammala il 50% in più freccemercoledì 18 settembre 2013

I ragazzi che sono vittima del bullismo hanno il 50% in più delle possibilità di ammalarsi. È quanto emerge da uno studio di ricerca del Dipartimento di Psicologia e dello Sviluppo e della Socializzazione dell'università di Padova pubblicato sulla rivista americana "Pediatrics". I dati si moltiplicano sugli adolescenti che arrivano, perché vittime del bullismo e del cyber bullismo, ha togliersi la vita pur di sfuggire alle persecuzioni e alla vergogna. L'esame statistico si è svolto interessando e confrontando i dati raccolti da 30 ricerche sul bullismo che hanno coinvolto 220.000 studenti dai 7 ai 18 anni in 15 paesi differenti.

Lo scopo è stato quello di dimostrare e quantificare l'associazione tra il coinvolgimento di questi atti e il problema di salute della popolazione in età scolare. Dallo studio si evince che i ragazzi bersaglio di aggressione fisiche, verbali o relazionali da parte dei compagni di scuola hanno il 50% in più di possibilità di ammalarsi, quindi di soffrire di emicrania, dolori addominali, stanchezza, problemi del sonno, inappetenza, inuresi, rispetto i coetanei. Sintomi che possono manifestarsi anche dopo anni dall'episodio di bullismo. Come possono i genitori associare i sintomi al bullismo?

Senza dubbio controllando i propri ragazzi e sfondando il muro della vergogna chiedendo aiuto; in primo luogo alla scuola che insieme alle famiglie può intervenire a lungo termine e in concomitanza rivolgersi agli osservatori provinciali e regionali ed agli psicologi. La Società Italiana di Pediatria IPSOS per Save the Children ha fornito una serie di dati che ha permesso di stabilire le percentuali del disagio in Italia, stabilendo che nel 2008 il 75% degli adolescenti ha assistito ad episodi di bullismo, nel 2011 sono stati il 61,5%, nel 2013 il 54%; sul totale degli studenti il 34,2% lo ha subito personalmente o ha un amico che ne è vittima ed il 43% denuncia il cyber bullismo. Quali sono gli atti più diffusi e quali i motivi di scelta della vittima? Atti più diffusi:
  • Persecuzione attraverso il profilo di un Social Network (61%);
  • Diffusione di foto senza il consenso della vittima (59%);
  • Gruppi contro la vittima su un Social Network (57%);
  • Sms/mms/e-mail aggressivi e minacciosi (52%);
  • Furto di e-mail, profili, o messaggi privati per poi renderli pubblici (48%). Motivi di scelta della vittima:
  • Aspetto estetico (67%);
  • Timidezza (67%);
  • Orientamento sessuale (56%);
  • Abbigliamento non convenzionale (48%);
  • Provenienza (stranieri) (43%);
  • Bellezza femminile (42%);
  • Disabilità (31%).
Il bullismo non fa male solo alla vittima ma anche al bullo stesso che con violenza si fa spazio attorno a se e conquista il rispetto di tutti. Questo atteggiamento, se non riconosciuto e seguito, provoca probabili danni futuri come aumento progressivo della violenza negli anni, riformatorio, droga o alcool. Le caratteristiche più evidenti del bullo sono aggressività verso i compagni, insegnanti e genitori. Il bullo ha sempre bisogno di dominare e spesso trae vantaggio con l'inganno mostrandosi quello non è; ha un atteggiamento positivo verso i mezzi violenti.

I bulli possono essere di entrambi i sessi, infatti esiste anche il bullismo femminile. Senza dubbio i bulli derivano da realtà familiari disagiate che portano il ragazzo a desiderare la sofferenza degli altri proprio perché loro la subiscono nella vita privata. Certamente il bullismo è un problema sociale in continua evoluzione direttamente proporzionale all'evolversi delle generazioni. Dobbiamo aiutare i nostri ragazzi a guarire.

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